L'intervista di oggi, del Corriere della Sera a Massimo Corsaro (deputato e vice coordinatore lombardo del Popolo della Libertà) ha scatenato un vero putiferio nei dirigenti e nei quadri del PDL milanese. Coloro che hanno doppi, tripli (ed anche quadrupli) incarichi politici nelle istitituzioni, negli enti pubblici e nelle società partecipate sono letteralmente terrorizzati solo dall'idea di perdere parte del loro potere e del loro danaro. Il caso Pennisi ha causato un terremoto politico, un vero e proprio effetto domino assolutamente positivo direi perchè obbliga a fare ordine e pulizia. Il PDL deve dare segnali forti e chiari, altrimenti, rischia di perdere credibilità e consensi, sopratutto, ripeto, a vantaggio degli alleati della Lega. Corsaro, quindi, ha fatto benissimo a fare certe dichiarazioni (si vede la sua impostazione di uomo di destra proveniente dalla scuola missina) speriamo che si passi presto dalle parole ai fatti. D'altronde, in Lombardia, è Lui che, di fatto, comanda, rappresenta e guida il partito. Nel PDL servono più partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Largo ai giovani, alle donne ed ad una nuova classe dirigente. Basta con i pluri-incarichi e con il nepotismo. Destra per Milano è pronta a pubblicare un dettagliato resoconto regionale sulla divisione e distribuzione di incarichi, consulenze e prebende varie. Noi, non abbiamo nulla da nascondere e non abbiamo, nè padrini e nè padroni. Ci sarà da ridere...
:-)
DESTRA PER MILANO - LiberaMente nel PDL
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