giovedì 24 aprile 2014
giovedì 17 aprile 2014
La "destra terminale" è terminata...
In fondo ci dispiace ma l'avevamo previsto. Avevamo lanciato appelli alla unità ma, purtroppo, siamo rimasti inascoltati. La destra radicale italiana, divisa in decine di gruppi, scompare definitivamente dallo scenario politico nazionale. M...entre in tutta Europa, le destre nazional-popolari si uniscono e si rafforzano, in Italia: Forza Nuova, Casa Pound, la Fiamma Tricolore ed il Fronte Nazionale non sono nemmeno riusciti a presentare le proprie liste alle prossime importantissime elezioni europee del 25 maggio. Ora l'elettorato "di destra" dovrà decidere chi sostenere fra i candidati della nuova Lega No €uro, dei Fratelli d'Italia o della alleanza La Destra-Forza Italia...
mercoledì 16 aprile 2014
Intervista a ROBERTA CAPOTOSTI
Di Adriano Scianca
Il 29 aprile 1975, a Milano, il giovane Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, spirava dopo 48 giorni di agonia in seguito a un agguato di alcuni estremisti di Autonomia Operaia. Da allora, nel giorno della morte, ogni anno le varie anime della destra milanese si raccolgono in corteo per ricordare il ragazzo barbaramente ucciso. Quest’anno, tuttavia, il sindaco Giuliano Pisapia ha messo le mani avanti: pur definendo il ricordo di Ramelli “una commemorazione giusta e doverosa”, il primo cittadino ha invitato a “opporsi alla bieca strumentalizzazione di questo tragico evento attraverso la parata nazi-fascista che da anni deturpa la nostra città. Mi auguro vivamente che le autorità competenti facciano tutto quanto possibile per evitare questa grave offesa alla Milano Medaglia d’Oro della Resistenza”. Per la consigliera provinciale di Milano di Fratelli d’Italia Roberta Capotosti, tuttavia, “non sta certo a lui stabilire cosa a Milano si può si può ricordare e come”.
Capotosti, come giudica la dichiarazione del sindaco Pisapia?
«Sono parole che lasciano il tempo che trovano, è più di un mese che nei vari consigli di zona si perde tempo per discutere di questo argomento anziché dei problemi della città».
Quindi lei si sente di confermare che il corteo in ricordo di Ramelli si farà?
«Sì, certo, il corteo si farà».
Secondo lei perché Pisapia ha sentito il bisogno di questa entrata a gamba tesa?
«Il sindaco voleva solo salvare la faccia con il mondo antagonista che ha contribuito ad eleggerlo».
Mondo antagonista che sembra piuttosto inquieto, dopo il divieto di contropresidio disposto dalla questura…
«Avevano prenotato la piazza che tradizionalmente ospita il nostro ricordo di Ramelli a dicembre per mettere in atto una becera provocazione, un tentativo di far saltare un corteo pacifico, che si tiene da anni senza aver dato mai un problema di ordine pubblico».
Però Pisapia ha anche aggiunto che la commemorazione in sé è “giusta e doverosa”. Ipocrisia o tentativo di disgelo?
«Non credo che spetti a lui stabilire cosa è giusto e doveroso ricordare. Non ci facciamo dire come ricordare un camerata ucciso da uno dei difensori dei suoi assassini».
Com’è oggi la Milano di Pisapia?
«La città è peggiorata: in decoro, in sicurezza… Invece di occuparsi di tutto ciò, la giunta si perde in discussioni surreali sull’antifascismo o sui gay pride, che sono i veri cortei che offendono la città, altro che il nostro».
I rapporti fra Pisapia e l’estrema sinistra milanese sono sempre stretti?
«Questa dichiarazione conferma che i rapporti tra il sindaco e l’estrema sinistra sono fortissimi. È tuttavia vero che politicamente oggi la sinistra rappresenta uno zero assoluto, a Milano, se poi sono costretti a chiedere alla questura di vietarci le manifestazioni…».
ONORE a SERGIO RAMELLI ed a tutti i CAMERATI CADUTI
Il circolo “Destra per Milano (per l’Europa dei Popoli)” di PROGETTO
NAZIONALE aderisce alla manifestazione unitaria in Onore dei Camerati Caduti
(Carlo Borsani, Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi) ed invita tutti ad attenersi
scrupolosamente alle precise indicazioni degli organizzatori (lealtazione@libero.it).
Camerati,
"oggi abbiamo ricevuto dalla Questura di Milano la conferma allo
svolgimento, in data 29 Aprile, del tradizionale corteo in memoria di Sergio
Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. Unitamente al permesso, la Questura
ci ha notificato alcune diffide sulle modalità di svolgimento del corteo
stesso. A seguito della richiesta negata alla sinistra antagonista, di tenere
un presidio lo stesso giorno in P.le Susa, la Questura adotta una politica
cerchiobottista. Negare la piazza ai “sinistri” è stato un atto dovuto, visto
che la provocazione insita nella richiesta di quel presidio era talmente
evidente da risultare addirittura malignamente stupida. Se anche i soliti
fomentatori d’odio della sinistra milanese, sindaco Pisapia in testa, non
avranno il presidio, la Questura con le sue diffide ha comunque fatto il
“lavoro sporco” per questi figuri, notificando divieti assurdi con l’intento di
minare nel profondo un corteo che si svolge da anni dando esempio di ordine e
disciplina, cosa sconosciuta ad altri cortei… Pur negando la piazza alla
sinistra, la Questura ne raccoglie il testimone e prova ad imporci un corteo
anonimo e neutro… proprio come gli assassini di ieri vorrebbero fosse il ricordo
dei nostri Camerati caduti. Ci vietano le bandiere con le croci celtiche. Ci
vietano di marciare ordinati al suono dei tamburi. Ci vietano il saluto per i
Caduti. Ma non riusciranno a non farci commemorare i nostri Caduti con Onore....
e nessuno potrà toglierci l'Onore di sfilare in loro memoria, inquadrati ed
ordinati, al ritmo dei tamburi, dietro le nostre bandiere, per arrivare a
volgere l'unico saluto degno a chi è caduto per l'Idea! Il comitato
organizzatore del Corteo Unitario per Sergio, Enrico e Carlo, dichiara che non
consegnerà al futuro la memoria di un corteo privato dell’identità che da
sempre ispira e muove gli animi dei suoi partecipanti ed il ricordo dei caduti
che vi si commemorano. Il comitato organizzatore chiama a raccolta in piazzale
Susa il 29 Aprile alle ore 20.00 tutti i camerati, gli amici, i simpatizzanti e
gli uomini liberi che vorranno sfilare con noi per affermare, a 39 anni dalla
tragica morte di Sergio, che non si può accettare che gli assassini di ieri
impongano, oggi, le modalità per commemorare le loro vittime, i nostri caduti! Se
la richiesta del presidio in data 29 Aprile da parte della sinistra
antagonista, definisce il metro e la misura di questa gente che senza avere più
i numeri e la forza di prendersela con i vivi e si scaglia verso i morti … Se
le parole del sindaco di Milano fanno il paio, a 39 anni di distanza, con gli
infami applausi in consiglio comunale all’annuncio della morte di Sergio… Se la
Questura di Milano decide di voler fare il lavoro sporco per la sinistra
antagonista … Noi risponderemo come tutti gli altri anni. Determinati, fieri,
inquadrati, presenti. Per Carlo, Sergio ed Enrico. Con Carlo, Sergio ed Enrico.
Per i camerati di ieri, di oggi e di domani.
Come ogni anno vogliamo ricordare il sacrificio di Sergio Ramelli con una
serie di iniziative. Di seguito il calendario degli eventi. La settimana
dedicata a Sergio inizia sabato 26 aprile quando, sui muri della città,
compariranno i manifesti che riguardano il tradizionale corteo del 29 aprile. Lunedì
28, come ogni anno, la veglia silenziosa e composta sotto casa Ramelli. Martedì
29 il tradizionale corteo - fiaccolata. Il concentramento è fissato per le ore
20.00 in p.le Susa. Prima della partenza del corteo i camerati, inquadrati di
fronte ad una simbolica lapide, chiameranno il “Presente” per Carlo Borsani
caduto per mano partigiana il 29 aprile del 1945 proprio in questa piazza. Il
corteo, composto e silenzioso, arriverà fino sotto casa Ramelli dove verrà
chiamato il “Presente” per Sergio Ramelli. Sciolto il corteo tutti i partecipanti
raggiungeranno p.le Piola da dove partirà il secondo corteo che proseguirà fino
sotto casa Pedenovi. Invitiamo tutti i camerati a presenziare con lo spirito
che ha animato gli organizzatori, uno spirito di sereno cameratismo.
A tutti i camerati chiediamo di tenere il sangue freddo, il cuore caldo ed
i nervi saldi. Per agevolare e non complicare il lavoro del comitato
organizzatore chiediamo di: - non diffondere commenti o ulteriori notizie od
informazioni su social network, forum o siti web. - mantenere un distaccato silenzio rispetto i
fecali tentativi della sinistra di infangare la memoria dei nostri Caduti. - aiutare il successo del Corteo rilanciando
esclusivamente il presente comunicato e la locandina-manifesto ufficiale
dell'appuntamento. L'unica cosa che conta, l'unico impegno da salvare, l'unica
meta per la quale occorrerà conservare tutta la tensione sarà la sera del 29
Aprile, in P.le Susa. La risposta a tutto sarà essere tutti presenti!
I CAMERATI
Il Comitato Organizzatore del Corteo unitario per Sergio, Enrico, Carlo.
Per info: milanoricorda@libero.it
Per info: milanoricorda@libero.it
PROGETTO NAZIONALE MILANO ancora in televisione
PROGETTO NAZIONALE Milano in televisione (nella foto da sx: l'editore-libraio MARCO BATTARRA della Ritter, il "barone nero" ROBERTO JONGHI LAVARINI, il capitano FRANCESCO LAURI, il conte ALESSANDRO ROMEI LONGHENA, "o lione" MARIO MAZZOCCHI PALMIERI) :
martedì 15 aprile 2014
CAMPO X - MILANO 2014
Unione Nazionale Combattenti della R.S.I.
Associazione Nazionale Arditi d'Italia
Associazione Combattenti X MAS
Domenica 27 aprile 2014 - ore 10.00
Campo X - Cimitero Maggiore di Milano
Commemorazione dei Caduti della
Repubblica Sociale Italiana
Informazioni ed adesioni:
Comandante Armando Santoro
Presidente UNCRSI Milano
Via Rivoli 4, 20121 Milano
Tel.02.861559 - Fax 02.99982988
PS: Grazie ancora ai volontari della associazione Memento !
venerdì 11 aprile 2014
"Soldati Politici della Tradizione"
“Non
siamo dei mestieranti della partitocrazia ma dei soldati politici della
Tradizione. Le elezioni democratiche, per quanto importanti, sono solo un fatto
tecnico e contingente, la nostra è una battaglia meta politica, culturale e
spirituale per far rinascere l’Europa dei popoli e delle identità. Il nostro
modello ideale rimane quello del Sacro Romano Impero”
Con
queste chiare parole, ieri sera, l’eurodeputato Mario Borghezio, ha iniziato il suo intervento all’incontro milanese
organizzato dal “barone nero” Roberto
Jonghi Lavarini, allo Spazio Ritter
del libraio ed editore Marco Battarra.
E su questo inusuale livello politico, alto e nobile, si sono sviluppati anche
tutti gli altri interventi, fra i quali segnaliamo quello eccezionale di Pierfranco Bruschi (già rappresentante
in Italia della Jeune Europe di Jan
Thiriart, storico movimento nazional-rivoluzionario europeo, nella quale,
in gioventù, ha militato lo stesso Borghezio), quello culturale ed operativo del
conte Prof. Giuseppe Manzoni di
Chiosca e Poggiolo (che ha proposto una scuola permanente di formazione
politica), quello di Mauro Melchionda
(che ha sottolineato l’importanza fondamentale di coinvolgere i giovani),
quello di Antonio Imperatore
(dirigente leghista con un passato, mai rinnegato, nella destra radicale) e
quello del Dott. Giuseppe Costi (già
dirigente missino e segretario della Giovane
Italia a Parma, da anni, militante della Lega). Fra il numeroso ed attento
pubblico, entusiasta per la profonda tensione ideale della riunione (non si è
minimamente parlato di campagna elettorale e preferenze ma, solo, di valori,
idee e azioni culturali e sociali da intraprendere insieme!) segnaliamo: la
immancabile amica contessa Elena Manzoni,
il conte Alessandro Romei Longhena, Giovanni Pugliese (presidente della
associazione culturale ed identitaria Calabria
Domani), Paolo Soffritti
(esponente del Fronte Nazionale di
Adriano Tilgher), lo scrittore e ricercatore storico Pierangelo Pavesi, il Prof. Antonio
La Bollita , il capitano Francesco
Lauri ed “il leone” Mario Mazzocchi
Palmieri.
giovedì 10 aprile 2014
Incontro politico PROGETTO NAZIONALE - FORZA ITALIA
Ieri pomeriggio, a Milano, a Palazzo Marino, vi è stato il primo incontro politico ufficiale fra la delegazione di PROGETTO NAZIONALE (capitanata da Roberto Jonghi Lavarini e Mario Mazzocchi Palmieri) e quella di FORZA ITALIA (guidata dal c...onsigliere regionale Giulio Gallera e dal consigliere comunale Andrea Mascaretti). I due movimenti, nel reciproco rispetto della propria autonomia organizzativa e del proprio libero pensiero, hanno concordato una fattiva collaborazione politica, culturale e sociale al fine di rafforzare la coalizione di centro-destra e di riconquistare insieme il Comune di Milano. La prima iniziativa comune sarà per la sicurezza dei milanesi, contro l'illegalità diffusa e dilagante, a causa della mala amministrazione della sinistra: campi nomadi abusivi, immigrati irregolari ed occupazioni abusive. Prossimamente, Progetto Nazionale, sarà ufficialmente invitato ad un ristretto incontro politico con il Presidente Silvio Berlusconi.
Destra per Milano in televisione, su Telelombardia.
Roberto Jonghi Lavarini (Presidente del Circolo Destra per Milano di Progetto Nazionale), insieme ad Alessandro Romei Longhena, Mario Mazzocchi Palmieri ed a Marco Battarra (editore e libraio), ancora in televisione, ospiti di Roberto Poletti su Telelombardia e Intelligo TV.
martedì 8 aprile 2014
Destra per Milano: avanti, liberi e coerenti, con Progetto Nazionale !
Circolo "Destra per Milano" di Progetto Nazionale
Associazione Culturale e Laboratorio Politico
Fondato nel 2000 da Roberto Jonghi Lavarini