mercoledì 28 settembre 2011
Nuova sede per la FIAMMA milanese
Grazie alla assoluta determinazione ed alla concreta generosità dell'Avvocato Gabriele Leccisi, galantuomo d'altri tempi, figlio del mitico Domenico (trafugatore della salma del Duce e storico deputato missino), il Movimento Sociale - Fiamma Tricolore apre una nuova sede a Milano. Si tratta di uno spazio ampio e completamente ristrutturato, con sala conferenze, un vero bar ed un megaschermo video. Una sede che vuole essere, non solo la Federazione Provinciale della rinvigorita Fiamma meneghina (sotto la quale bandiera stanno affluendo nuovi e vecchi Camerati), ma uno spazio a disposizione di tutta l'area per incontri politici e culturali, iniziative sociali e di volontariato ma anche, perchè no, momenti aggregativi, ricreativi e di festa.
Alla inaugurazione, alla quale parteciperanno i massimi esponenti del partito (il segretario regionale Gianluca Bonazzi di Sannicandro, il dirigente nazionale responsabile de settore cultura, Attilio Carelli ed il segretario nazionale On. Luca Romagnoli), sono invitate tutte le associazioni combattentistiche e d'arma, tutti i circoli culturali e sociali della destra radicale milanese ma anche gli esponenti delle altre forze politiche e delle istituzioni locali.
Adesioni ed informazioni:
338/4519107 - studiolegale@leccisimerida.it - www.fiammatricolore.com/
lunedì 26 settembre 2011
giovedì 22 settembre 2011
Informarsi, mobilitarsi, partecipare!
Milano, 21 settembre 2011
Ripeto ancora una volta: Silvio Berlusconi ha, non solo il diritto, ma il sacrosanto dovere di governare fino alla fine della legislatura (2013), visto che ha ricevuto un preciso mandato popolare e che ha ancora una solida maggioranza in Parlamento. Al legittimo Governo Berlusconi non vi è alternativa se non le sue dimissioni volontarie ed elezioni politiche anticipate. I governi tecnici e-o di "unità nazionale", proposti dai poteri forti e dalla sinistra comunista e giacobina, sono solo ipotesi accademiche, strumentali quanto assolutamente antidemocratiche, in quanto non rispetterebbero la volontà degli elettori italiani.
Fatta questa premessa, è evidente che, a prescindere dalle negative contingenze economiche internazionali, questo governo, questa maggioranza di centro-destra e questa ultima manovra finanziaria, hanno profondamente deluso le aspettative degli Italiani. Non ci interessano le boccaccesche, ed a volte squallide, vicende private di Silvio Berlusconi, ed è evidente l'accanimento politico di certa magistratura, gli elettori di centro-destra sono arrabbiati per altri motivi: la mancata applicazione del programma elettorale (sopratutto meno tasse e meno burocrazia) ed il livello complessivamente mediocre della classe dirigente, sopratutto della casta dei nominati in Parlamento. La classe politica italiana ha perso credibilità, non solo il PDL ed ora anche la Lega (con Bossi che nomina erede quella "trota" di suo figlio e la guerra interna fra maroniani e "cerchio magico"), ma tutti i partiti nessuno escluso. Le cause sono due, entrambe sistemiche: la gestione privatistica e nepotistica dei partiti ed una legge elettorale dove i rappresentanti del popolo non vengono scelti ma nominati dai capi-partito, con il risultato di avere creato una casta di privilegiati mestieranti della poltica, senza consenso, senza radicamento, senza motivazioni ideali, senza meriti e, troppo spesso, senza capacità.
E' logico che una siffatta casta di politicanti (deputati, consiglieri regionali delle liste bloccate ed assessori), che non risponde ai propri elettori ma solo ai propri capi, non goda più, non dico della stima e del sostegno, ma nemmeno del rispetto degli Italiani.
Per uscire da questa crisi di rappresentanza e ridare agli Italiani fiducia nella buona Politica e nelle istituzioni bisogna cambiare radicalmente i metodi di selezione della classe dirigente, sia nei partiti che nelle istituzioni, secondo criteri di partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Bisonga, innanzitutto, eliminare le liste bloccate e ridare dignità, visibilità e radicamento territoriale alla politica, reintroducendo il sistema delle preferenze o, al limite, i collegi uninominali (più piccoli possibili per permettere un contatto diretto fra elettori e candidati, fra cittadini ed eletti). Secondariamente bisogna aprire i partiti alla gente, alla società civile, ai giovani, stimolando la loro partecipazione attiva.
Per questo, io ed i miei amici, camerati e sostenitori, siamo mobilitati sia per sostenere il referendum elettorale che nell'invitare gli elettori ed i simpatizzanti del centro-destra ad iscriversi al partito ed a partecipare ai congessi del PDL che dovrebbero tenersi, in tutta Italia, entro il 2011. Unico neo dei congressi PDL è il probabile maggiore peso del voto dei nominati in parlamento che, in questo modo, compenserebbero il loro scarso (a volte nullo) consenso politico reale: vedremo il regolamento...
Dal canto loro, Berlusconi e Bossi, devono dimostrarsi veri statisti e pianificare la loro uscita dalla politica attiva, lasciando, finalmente, spazio ad una nuova classe dirigente, non alle Minetti ed ai Trota, ma agli Alfano ed ai Maroni. Il centro-destra deve essere ricostruito e rimodulato: PDL e UDC fondersi nel PPE, la Lega confederarsi con gli altri storici movimenti autonomisti e federalisti( SVP tirolese, PSDAZ sardo, UV valdostana, ecc...) ma anche con il Movimento per le Autonomie di Lombardo e Noi Sud di Miccichè, La Destra di Storace unirsi alla Fiamma Tricolore e calamitare la destra radicale dispersa e sommersa. Infine, queste tre forze (PPE, Lega-Federalisti e Destra-Fiamma) devono elaborare un serio, semplice e fattivo programma elettorale e di governo (in massimo dieci punti, basta libri dei sogni!) e scegliere/selezionare una nuova classe dirigente (nuova nominalmente, anagraficamente ma anche come idee e prospettive economiche e sociali per il futuro).
Quanto sopra è possibile solo con una grande campagna di informazione, mobilitazione e partecipazione, quindi, con l'attivo sostegno di tutti Voi!
Roberto Jonghi Lavarini - Presidente del Comitato DESTRA PER MILANO
venerdì 16 settembre 2011
PDL: Tesseramento, Congressi e Primarie.
Entro il mese di ottobre si chiuderà il tesseramento al Popolo di Libertà. Chi si iscriverà entro quella data, potrà partecipare agli importantissimi congressi cittadini e provinciali per scegliere ed eleggere (finalmente!) la nuova classe dirigente locale del centro-destra. Al di là di ogni giudizio sull'operato del Governo Berlusconi e sulla attuale e passata gestione del PDL, questo è il primo ed unico momento di reale partecipazione politica, un passaggio fondamentale ed irripetibile per rinnovare, anche nominalmente ed anagraficamente, il partito secondo i principi di trasparenza e meritocrazia. Non è un caso che di tesseramento e congressi se ne parli davvero poco: l'attuale classe dirigente, nominata (calata) dall'alto, secondo vecchie logiche partitocratiche e rigide quote correntizie, non vuole rinunciare alle proprie rendite di posizione (molto spesso immeritate!) e non vuole perdere potere, poltrone e privilegi. Per questo serve la maggiore partecipazione popolare possibile, la mobilitazione degli uomini liberi , delle foze sane e delle energie nuove, degli iscritti e simpatizzanti del PDL e del centro-destra. Invito, quindi, tutti ad iscriversi (la quota minima di iscrizione è di soli 10,00 €), a partecipare, intervenire, esprimersi liberamente, contribuendo concretamente alla formazione di un grande partito nazional-popolare di centro-destra.
Dal canto mio, io ed i miei amici e camerati, ci faremo sentire in tutte le sedi ed abbiamo già un bel gruzzolo di tessere che faremo certamente valere: basta rendite di posizione, basta nepotismi, basta parassiti ed approfittatori, basta mestieranti della politica, basta cortigiani e prostitute, basta nominati senza meriti e capacità! La nostra presenza ai congressi milanesi sarà forte e chiara, non abbiamo nulla da perdere e facciamo Politica, solo e da sempre, per passione e convinzione, impegno civile e patriottico, amore per la notra terra e per la nostra comunità!
Roberto Jonghi Lavarini
DESTRA PER MILANO -LiberaMente nel Popolo della Libertà
robertojonghi@gmail.com - 346.7893810
http://www.pdl.it/adesioni/index.htm
http://www.pdl.it/adesioni/quote.htm
http://www.pdl.it/adesioni/Regolamento-Adesioni.pdf
http://www.pdl.it/adesioni/index.htm#pdf
http://www.pdl.it/adesioni/spot.htm
http://servizi.pdl.it/gruppo-delle-regole/index.php
giovedì 15 settembre 2011
Contro il Parlamento dei nominati: sosteniamo il Referendum elettorale!
Sono, da sempre, e continuo culturalmente a rimanere un convinto sostenitore del sistema elettorale proporzionale (magari moderato da uno sbarramento del 2/3% e-o da un premio di maggioranza per garantire stabilità di governo) ma, per ottenere quel vero e necessario rinnovamento nominale e generazionale della classe dirigente politica italiana (secondo i criteri di partecipazione, trasparenza, meritocrazia e consenso popolare), bisogna assolutamente reintrodurre la preferenza per potere nuovamente scegliere, in modo libero e diretto, chi ci deve rappresentare, a tutti i livelli.
Questo Parlamento è composto al 70% da nominati, completamente privi di consenso elettorale, di radicamento nella società e sul territorio e, purtroppo, molto spesso, anche di meriti e capacità. Si tratta di una vera e propria casta di privilegiati, composta da "peones e yes-man", ai quali, i capi partito hanno assegnato (regalato) un seggio, con il solo criterio della fedeltà personale, con il penoso e tragicomico risultato di avere seduti sulle comode e ricche poltrone di Camera e Senato, tantissimi immeritevoli e sconosciuti parenti, amici e compaesani, amanti e cortigiani, servi e parassiti.
E' assolutamente logico ed evidente che questo 70% di fortunati mestieranti della politica, eletti nelle liste bloccate e presenti, trasversalmente, in tutti i partiti di maggioranza ed opposizione, non ha alcuna intenzione di perdere potere, poltrone e privilegi, con la introduzione di una nuova legge elettorale, poichè la stragrande maggioranza di questi personaggi, con il ritorno delle preferenze o in piccoli collegi uninominali, non avrebbe alcuna speranza di essere rieletta.
Questo sistema non si riformerà mai da solo!
Per questo, per dare un forte scossone alla politica italiana, per scardinare la partitocrazia ed imporre delle riforme per reintrodurre un minimo di partecipazione democratica (meglio che niente...), bisogna sostenere la raccolta firme per il referendum che chiede l'abolizione dell'attuale legge elettorale, oramai conosciuta da tutti come "porcellum". Si tratta di una iniziativa politica assolutamente trasversale, sostenuta anche da molti esponenti del Popolo della Libertà (come Antonio Martino e Gabriele Albertini) e della Lega Nord, oltre che da La Destra di Francesco Storace e dalla Fiamma Tricolore.
Io ho già firmato, fatelo anche Voi, entro questo mese. InformateVi bene, sostenete e propagandate questa iniziativa politica che, non a caso, è osteggiata sia dai vertici del PDL che del PD.
Roberto Jonghi Lavarini
Presidente del Comitato Destra per Milano
robertojonghi@gmail.com - 346.7893810
http://www.firmovotoscelgo.it/